La Martinelli Luce ha largamente contribuito al design italiano, ed è una delle aziende di illuminazione più prominenti della seconda metà del XX secolo, creando illuminazione innovativa e vincitrice di premi, e collaborando con alcuni dei più grandi nomi del design italiano. Fondata nel 1950 dal designer Elio Martinelli (1921-2004) a Lucca, l'azienda produce design di illuminazione per uso domestico e commerciale.
Esposto all'industria dell'illuminazione fin da giovane, Martinelli si unisce all'azienda di famiglia fondata negli anni '30. Nel 1950, con il desiderio di sviluppare e produrre le sue lampade, fonda Martinelli Luce, e si concentra sul design di interni e sull'illuminazione per negozi, ristoranti, hotel, ecc. La sua azienda cresce velocemente, affermandosi come punto di riferimento nel campo dell'illuminazione italiana. Nel 1966 Martinelli Luce viene invitato dal designer Gio Ponti a partecipare alla prima edizione della mostra internazionale di design Eurodomus, tenutasi a Torino, alla quale parteciperà nuovamente nel 1968, 1970, e 1972; e prenderà inoltre parte alla 14° e 15° edizione della Triennale di Milano nel 1968 e 1973.
Durante la sua carriera, Martinelli lavora con nuovi materiali (come il metacrilato), che usa per creare illuminazione innovativa e funzionale. Il lavoro di Martinelli è rappresentativo dell'estetica del Mid-Century modernista italiano, caratterizzato da una geometria organica al tempo stesso razionalista ed espressiva. Pezzi degni di nota includono, tra gli altri, le lampade da tavolo Space Age Bolla (1960), Globo (1962), Serpente (1965), Stivale (1967), Cobra (1968), Foglia (1969), Millepiedi (1972), Elmetto (1976), Dobermann (1980), e Nuvole Vagabonde (1992-9).
Dal momento della sua fondazione, la Martinelli Luce collabora con molti designer talentuosi e rinomati, tra cui Gae Aulenti, Michel Bouquillon, Marco De Santi – Studio Natural, Angelo Micheli, Luc Ramael, Karim Rashid, Marc Sadler, Brian Sironi, Studio 4P1B, Studio Lucchi & Biserni, Studio Orlandini, Massimo and Lella Vignelli, e molti altri ancora. Design degni di nota includono le lampade da tavolo Pipistrello (1965) e Ruspa (1968) di Aulenti; e le lampade da tavolo Profiterolle (1968) e Scafandro (1972) di Sergio Asti.
Negli anni Martinelli Luce riceve molti riconoscimenti, tra cui diversi premi iF Product Design, il Compasso D’oro nel 2011, e l'ADI Design Index Award nel 2011 e 2015. Design esemplari di Martinelli Luce possono essere trovati nelle collezioni permanenti di importanti musei, tra cui il Montreal Decorative Arts Museum, il Metropolitan Museum of Art in New York, ed il Museum of Art a Philadelphia.
Martinelli muore nel 2004, ma l'azienda continua ad operare tutt'oggi sotto la guida della figlia di Martinelli, la designer e direttrice artistica Emiliana. L'azienda offre una vasta serie di sistemi di illuminazione ad alta efficienza energetica, disegnati per uffici, negozi, cinema, hotel, musei, ed aree esterne e commerciali.