L'architetto, designer di arredamento e sviluppatore di prodotti brasiliano Percival Lafer promuove design di qualità a prezzi abbordabili. I collezionisti spesso si riferiscono a lui come al "segreto meglio custodito" del design Mid-Century moderno , dal momento che Lafer è piuttosto sconosciuto al di fuori del suo paese di origine, dove lascerà una traccia indelebile nel campo del design.
Lafer studia architettura alla prestigiosa Mackenzie Presbyterian University a San Paolo. Poco dopo la laurea, il padre di Lafer muore improvvisamente, lasciando ai figli l'azienda di arredamento di famiglia. Lafer è quindi costretto ad abbandonare la sua carriera da architetto ancora prima di intraprenderla, volgendo l'attenzione al design di arredamento, una professione per lui più semplice da iniziare, data la sua eredità.
La prima collezione di Lafer include l'elegante poltrona MP-1 (1961), costituita da una base in acciaio a forma di T ricoperta di sottili pezzi in palissandro massiccio, e da una seduta rifoderata composta da strati di schiuma, al posto delle molle. La poltrona riscuote un successo immediato e dà a Lafer il capitale necessario per fondare la propria azienda. Durante la sua carriera, Lafer richiede e vince diversi brevetti, affermando così la sua meritata reputazione per l'innovazione e l'originalità dei suoi design, e permettendogli di scrivere Lafer MP sul suo marchio - in cui MP è l'acronimo di Moveis Patenteados (Mobili Brevettati, NdT).
Cercando di rendere il design di qualità accessibile a tutti, Lafer disegna pezzi di arredamento tenendo in mente la produzione in serie, e, attraverso economie di scala, è in grado di produrre articoli modernisti a prezzi più abbordabili, che puntano alla classe media. La serie MP-041 (1965) include sedute con strutture in legno massiccio e cuscini prefabbricati taftati a mano. La collezione può essere facilmente smontata e rimontata, consentendo spedizioni più semplici e meno costose. Altri design degni di nota includono la poltrona minimalista MP-89 (1970), con gambe in plexiglas, seduta a rete, e cuscini in pelle; la poltrona MP-071 (1973); la collezione S1 (1975) di divani, poltrone e tavoli; e la poltrona MP-163 (1976), meglio conosciuta come “Earth Chair”. Nonostante il debole di Lafer per legni massicci ed esotici, e pelle di alta qualità, è riuscito comunque ad assicurare un'estetica moderna ai suoi lavori, grazie all'uso di acciaio lucidato ed opaco per la struttura delle sue sedute. Come testimonianza della reputazione di Lafer per la sua innovazione, il magazzino lasciato pieno dal progetto multifunzionale Mini Sala (1966), disastroso dal punto di vista commerciale, viene riciclato creando la ben più apprezzata poltrona Mirage nel 1967. I design di Lafer vengono venduti dall'intraprendente rivenditore Brazil Contempo, attraverso una catena di fornitura moderna che, avendo conquistato il mercato brasiliano, permetterà presto a Lafer MP di esportare negli Stato Uniti e in Europa, impresa di successo dal 1970 al 1985, quando poi i costi di spedizione non lo renderanno più possibile.
Oltre all'arredamento, Lafer disegna anche la macchina sportiva MP Lafer (1974, aggiornata nel 1984), cabine telefoniche, e chioschi. Negli anni '80, Lafer cambia la direzione della sua azienda, concentrandosi sulla produzione di sedie riciclate per l'uso domestico e i servizi sanitari.
Oggi l'azienda continua a produrre sedie ergonomiche. I design vintage di Lafer stanno diventando sempre più popolari (e di valore) nel mercato vintage, da quando la loro estetica senza tempo è stata riscoperta dagli amanti del Mid-Century.