Il designer di arredamento danese Kurt Østervig (1912-1986) inizia la sua carriera come architetto navale ad Odense, la terza città più grande della Danimarca. Decidendo però ben presto per un cambiamento di rotta, Østervig si dedica al design di mobilio presso la manifattura E. Knudsen prima di aprire il proprio studio nel 1947. Continuerà comunque a lavorare come freelance per tutta la durata della sua carriera, collaborando con una serie di marchi danesi, tra cui Bernh. Pedersen & Son, Bramin, Jason, Rolschau, Sibast, e Vamo.
Tra i design più importanti di Østervig dobbiano annoverare la poltrona Model 12 per Schillers Polstermøblerfabrik (1961; rilanciata nel 2014) e la sedia da pranzo Butterfly (anni '50) per Brande. Il materiale prediletto di Østervig è la quercia, distinguendosi dai suoi contemporanei che normalmente prediligono teak e palissandro. Alcune fonti attestano la presenza di modelli e lavori del designer danese alla Triennale di Milano negli anni '50, e ad una mostra del MoMA negli anni '60 - sebbene non sia chiaro quali dei suoi design siano stati esposti.
Østervig fu in vita un artista rispettato e conosciuto per le sue creazioni dettagliate ed accurate. I suoi progetti da designer di interni includono dimore private, navi, hotel, e cinema.
Oggi i design di Østervig continuano ad essere realizzati e commercializzati da cinque manifatture, ma sono soprattutto le sue creazioni originali della metà del secolo ad essere molto richieste sul mercato vintage.