Arne Vodder nasce in Danimarca nel 1926 dove lavora da ebanista e architetto. Compie i suoi studi sotto la direzione di Finn Juhl presso l'Accademia di Belle Arti di Copenaghen, dove si laurea nel 1947. Comincia a lavorare come designer per Hindsgaul, sempre a Copenaghen, specializzandosi in arredo per uffici, fino a quando, nel 1950, aprirà il suo studio con l'architetto Anton Borg. Nel corso della sua esistenza lo studio cambia diverse location, prima di stabilirsi nel quartiere di Holte, nella periferia nord della città, dove i due continuano a disegnare arredamento ed edifici low-cost fino agli anni '70.
Vodder è meglio conosciuto per i suoi design di mobilio, pezzi semplici in materiali naturali, come palissandro e teak, spesso ispirati dalla natura, arricchiti a volte da pannelli dai colori brillanti. Nel corso della sua carriera Vodder lavora con molte note manifatture di arredamento, come France & Søn, Nielaus, Sibast, Fritz Hanson, per le quali disegna innumerevoli tavoli, scrivanie, sedie e poltrone, credenze ecc. Per Kircodan progetta una linea da giardino, e per Havemanns Magasin A/S si occuperà degli interni.
Sebbene Vodder sia oggigiorno meno noto di alcuni dei suoi contemporanei, il suo lavoro venne apprezzato molto nel corso della sua carriera. Tra gli anni '50 e '70 il suo mobilio viene addirittura utilizzato alla Casa Bianca dal presidente Carter, e al Cairo dal presidente Anwar Sadat; anche l'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra è arredato con suoi mobili, così come innumerevoli banche, alberghi e ambasciate del mondo. I suoi design sono stati ammirati, e lo sono ancora, in molte mostre ed esibizioni internazionali, dove compaiono spesso insieme a quelli di designer del calibro di Verner Panton o Nanna Ditzel.
Arne Vodder muore nel 2009.