Tino Stefanoni, Casolari e cipressi I, 1990, Serigrafia

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Tino Stefanoni

color silkscreen printing
published edition
late 1990s
signed and numbered by the artist on the front
n./150 ex.

BIOGRAPHY

Tino Stefanoni (06/07/37 - 02/12/17), born in Lecco, studied at the Beato Angelico Art School and at the Faculty of Architecture of the Milan Polytechnic.

He has been present in the international art world for more than 50 years.

Tino Stefanoni's work, while not strictly belonging to that of conceptual art, has in fact always developed in the same area of research. He has always looked at the world of everyday things and objects, proposing them in their most disarming obviousness, like plates of a visual primer or pages of an instruction booklet where images replace words.

Unlike the animal and plant worlds that do not pertain to man, the world of things is instead the only tangible sign of his existence, and therefore his property, a trace of his thought and history where art and beauty can be created that are not the art and beauty of nature.
Evident in the research is the interest in wanting to present things more than to represent them and, at the same time, to clothe them with subtle irony and magic drawn from an aseptic operation as in a lucid dream, to wit, that can make elementarity and mystery coexist, two elements that by their nature are not at all close but close by counterpoint.
Even in today's paintings, where the canons of classical painting (in the strict sense of the term) are deliberately exaggerated in favor of a didactics of the pictorial (light chiaroscuro drawing color), the world of things is always revealed, which, while remaining the resolving moment of his work, is naturally charged with metaphysical meanings, the same meanings of the paintings with black and shaded strokes definable as synopies of the previous ones.

Enchanted Disenchantment - Painting as Object - The State of Facts - Objective Irony - Illusion Unveiled - Platonic Loves - Emoticons - Metaphysics of the Everyday- Irony Poetry and So Be It - Magical Conceptuality - The Enigma of the Obvious - Painting of the Mind, are some significant titles of texts written about his work. The mock enchantment, then, of his apparently classical painting, disguises the lyrical-conceptual moment of his work all strictly rational and, absurdly, <>, to the point of wanting to emphasize that painting is nothing but an object for the mind as the chair, table or bed are objects for the body.

Tino Stefanoni

serigrafia a colori
edizione pubblicata
fine anni '90
firmata e numerata dall'artista sul fronte
n./150 es

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BIOGRAFIA

Tino Stefanoni (06/07/37 - 02/12/17), nato a Lecco, ha studiato al Liceo artistico Beato Angelico e alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

Da più di cinquant'anni è presente nel mondo internazionale dell’arte.

Il lavoro di Tino Stefanoni, pur non appartenendo in senso stretto a quello dell’arte concettuale, di fatto si è sempre sviluppato nella stessa area di ricerca. Ha sempre guardato al mondo delle cose e degli oggetti del quotidiano, proponendoli nella loro più disarmante ovvietà, come tavole di un abbecedario visivo o pagine di un libretto d’istruzioni dove le immagini sostituiscono le parole.

A differenza del mondo animale e del mondo vegetale che non sono di pertinenza dell’uomo, il mondo delle cose è invece l’unico segno tangibile della sua esistenza, e quindi di sua proprietà, traccia del suo pensiero e della sua storia dove si possono creare arte e bellezza che non sono l’arte e la bellezza della natura.
E’ evidente, nella ricerca, l’interesse a voler presentare le cose più che a volerle rappresentare e, al tempo stesso, a rivestirle di sottile ironia e magia tratte da un’operazione asettica come in un sogno lucido, per intenderci, che può far convivere elementarità e mistero, due elementi che per loro natura non sono affatto prossimi ma vicini per contrappunto.
Anche nei dipinti di oggi, dove i canoni della pittura classica (nel senso stretto del termine) sono volutamente esasperati a favore di una didattica del pittorico (luce chiaroscuro disegno colore), si rivela sempre il mondo delle cose che, pur restando il momento risolvente del suo lavoro, si carica naturalmente di significati metafisici, gli stessi significati dei dipinti dal tratto nero e sfumato definibili come sinopie dei precedenti.

L’incantato disincanto – La pittura come oggetto – Lo stato dei fatti – L’ironia oggettiva – L’illusione svelata – Amori platonici – Emoticon – Metafisica del quotidiano- Ironia poesia e così sia - Magica concettualità - L'enigma dell'ovvio - Pittura della mente, sono alcuni significativi titoli di testi scritti sulla sua opera. Il finto incantamento, dunque, della sua pittura apparentemente classica, traveste il momento lirico-concettuale del suo lavoro tutto rigorosamente razionale e, per assurdo, , al punto da voler sottolineare che la pittura è null’altro che un oggetto per la mente come la sedia, il tavolo o il letto sono oggetti per il corpo.

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Periodo	Dopo il 2000
Anno	2016
Periodo di produzione	2010 - oggi
Paese di produzione	Italia
Marchio di attribuzione	Questo pezzo ha un marchio di attribuzione
Stile	Minimalista
Stato	Eccellente — Questo pezzo vintage/antico è in condizioni quasi originali. Può presentare minime tracce d'uso e/o lievi restauri.
Codice prodotto	PLZ-1233846
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Materiale	Serigrafia, Carta
Colore	Nero, Verde bosco, Blu oltremare
Larghezza	140 cm 140 cm
Profondità	1 cm 0.1 cm
Altezza	50 cm 50 cm

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