Tavolini di Wim Rietveld per Auping, Olanda, 1952, set di 2

Il designer di arredamento e architetto olandese Gerrit Thomas Rietveld nasce ad Utrecht nel 1881. Comincia a lavorare da giovane nel laboratorio del padre, e dal 1906 al 1911 lavora come progettista per Utrecht jeweler C. J. Begeer. Dal 1904 al 1908 frequenta corsi serali di disegno e decorazione alla Kunstindustrieel Onderwijs der Vereeniging del Museum van Kunstnijverheid ad Utrecht. Intorno al 1906 frequenta anche le lezioni dell'architetto P. J. C. Klaarhamer.

Nel 1917 Rietveld fonda uno studio di design d'arredamento ad Utrecht,  associato inizialmente con il movimento De Stijl e i suoi promotori, come Piet Mondrian e Theo van Doesburg. Intorno al 1918 in particolare il suo lavoro riflette gli ideali artistici del gruppo, e, usando il nero, il bianco, il grigio e i colori primari, trasformava oggetti e costruzioni in composizioni astratte caratterizzate da linee e superfici piatte. I suoi due design più conosciuti di questo periodo sono la sedia Red-Blue del 1918 (originaramente non verniciata, la versione colorata esce nel 1923) e la Rietveld Schröder House nel 1924. Lavora anche per il giornale De Stijl: Maandblad voor nieuwe Kunst, wetenschap en Kultur dal 1919 fino a che ne venne interrotta la pubblicazione nel 1931, ma i contatti stabiliti in questo periodo lo aiutano anche in seguito ad esporre il suo lavoro a livello internazionale. Nei tardi anni '20 e '30 si concentra su architettura e arredamento per la produzione di massa, ed in questo periodo Rietveld si distanzia da De Stijl, per concentrarsi su un lavoro più sperimentale e sull'esplorazione di materiali. Riceve spesso commissioni per il rinnovo e restauro di diversi negozi dell'azienda olandese Metz & Co., che inoltre produce i suoi prodotti - tra cui l'iconica sedia Zig-Zag (1932) - tra il 1930 e il 1955. Negli anni '50 comincia a disegnare esibizioni e spazi per mostre, tra cui il padiglione olandese per la Biennale di Venezia (1954).

Nel 1961 collabora con gli architetti Johan van Dillen e J. van Tricht. La sua ultima commissione è stata per il Van Gogh Museum ad Amsterdam (1963-1973). Rietveld muore nel 1964 e i suoi collaboratori finirono la costruzione dopo la sua morte.

Nel 1888 al fabbro Johannes Auping di Deventer, nei Paesi Bassi, viene commissionata la creazione di letti ospedalieri più igienici di quelli di paglia utilizzati all'epoca. Lavorando con l'acciaio, Auping progetta un materasso composto da cavi intrecciati e collegati alla struttura metallica del letto. Due anni dopo, l'Ospedale civile di Amsterdam gliene ordina quaranta esemplari, che, con qualche modifica, Auping brevetta con il nome di "materasso igienico in acciaio". Questo prodotto, dalla capacità di ventilazione senza precedenti, grazie agli spazi tra i cavi metallici, incontra grande favore, e le innumerevoli commissioni permettono ad Auping di aprire la sua omonima fabbrica nel 1912, nella sua città natia.

Nel boom del dopoguerra, Auping comincia a lavorare con famosi designer olandesi all'ampliamento della sua linea di prodotti. Pezzi importanti di questa fase storica della fabbrica sono il dormeuse Cleopatra (1953) di Dick Cordemeijer, il dormeuse Arielle (1955) di Wim Rietveld, i tavoli Euroika (1963) di Friso Kramer, ed il letto Auronde (1973) di Frans de la Haye. Le dormeuse Auronde e Cleopatra rimangono i pezzi di maggior successo della compagnia, ognuno dei quali vende più di un milione di esemplari.

Auping aggiunge “Royal” al proprio nome per il suo centesimo anniversario, in olandese Koninklijke Auping BV. Oggi l'azienda è la più grande compagnia manifatturiera indipendente di letti nei Paesi Bassi, con reputazione di qualità ed innovazione. Collaborazioni recenti includono progetti con Piet Hein Eek, Thomas Althaus, e Jan des Bouvrie. La linea di prodotti di Auping - letti, materassi a molle, reti per materassi, tavoli e sedie - viene prodotta esclusivamente nei Paesi Bassi, ed ha vinto numerosi premi nel corso degli anni, come il Red Dot Award e la certificazione Cradle to Cradle, per l'utilizzo di più del 50% di materiali riciclati.