Specchio della collezione Gengè di Vilardo-Marino per Medulum

A collection of non-mirrors which aims to lead the observer to investigate, the ancient theme of identity and its double; using the mask as the shape, the mirror as the instrument and a wooden diaphragm as an optical expedient. Thanks to a particular interplay of points of view, when looking at GENGÈ, it is only possible to scrutinise its image when looking from the right angle, while those looking from the outside will continue to see only the mask formed by the object, made of acrylic mirror, MDF and solid wood


Una collezione di non-specchi che vuole portare l’osservatore ad indagare il tema antico della propria identità e del suo doppio; utilizzando la maschera come forma, lo specchio come strumento e un diaframma in legno come espediente ottico. Grazie ad un particolare gioco di punti di vista, chi si trova davanti a GENGÈ può scrutare la sua immagine solo cercando la giusta angolazione, mentre chi osserva dall’esterno continuerà a vedere soltanto la maschera disegnata dall’oggetto, creato con specchio acrilico, MDF, legno massello

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