La manifattura di mobili italiana Arflex viene originariamente fondata a Milano nel 1947 da un gruppo di ingegneri - Carlo Barassi, Renato Teani, Pio Reggiani, e Aldo Bai - della fabbrica di copertoni Pirelli. Avendo sviluppato, nell'ambito della loro esplorazione professionale di nuove tecnologie nel campo della produzione della gomma, una nuova schiuma in poliuretano espanso (gommapiuma) ed un nastro elastico innovativo, i quattro si rendono conto dell'enorme potenziale di queste tecnologie nella manifattura di mobili. L'architetto e designer italiano Marco Zanuso (1916-2001) viene assunto dalla neonata compagnia per la creazione di una prima linea di arredamento, guidata dall'utilizzo di questi nuovi materiali.
Nel 1951 Arflex annuncia il suo primo pezzo, la poltrona Lady di Zanuso, che vince lo stesso anno la medaglia d'oro alla IX edizione della Triennale di Milano, catapultando così Arflex sotto i riflettori internazionali. Altri design di grande successo dell'architetto milanese, creati negli anni, sono il divano Sleep-o-matic (1951), e le poltrone Martingala (1952) e Fourline (1964).
Dal 1952 Arflex comincia a lavorare con altri designer ed architetti italiani per ampliare la propria collezione. Esempi brillanti del dopoguerra includono la poltrona Fiorenza (1952) di Franco Albini, le collezioni Neptunia (1953) ed Elettra (1954) di BBPR, la collezione Delfino (1954) di Erberto Carboni, e le poltrone Bobo (1967) e Serpentone (1971) di Cini Boeri. Nel corso degli anni successivi Arflex lavora con un'impressionante gamma di talenti: Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Roberto Manghi, , Joe Colombo, Tito Agnoli, Carlo Mollino, Michele De Lucchi, Yaacov Kaufman, Ettore Sottsass, e Angelo Mangiarotti.
Tra il 1951 ed il 1954 la compagnia produce anche sedili per la Fiat, disegnati da Barassi - regolabili, ed estremamente comodi grazie all'elasticità della gommapiuma. Nel 1966, in collaborazione con Cassina, Tecno, e Bernini, Arflex fonda la leggendaria rivista di design Ottagono. Contemporaneamente, l'espansione di Arflex non si arresta, e nel 1969 viene fondata Arflex Japan, seguita l'anno successivo da Arflex du Brazil.
Il marchio della compagnia viene comprato da Seven Salotti Spa nel 1995, e un gran numero di progetti abbandonati viene rimesso in produzione. Nel 2007 Arflex celebra il suo sessantesimo anniversario con un'imponente mostra allestita a Milano nello stesso periodo del Salone del Mobile, e comprendente tutti gli oggetti storici e le pietre miliari dell'azienda.
Arflex, insieme alle sue incredibili collaborazioni con icone del design, è celebrata per la sua incredibile eredità nel mondo dell'arredamento, e mobili dell'azienda possono essere ammirati in musei di tutto il mondo, come il Triennale Design Museum di Milano, il Triennale Museum di Tokyo, il MoMa a New York, ed il Chicago Athenaeum.