Sedia 123 gialla di Verner Panton per Fritz Hansen, anni '70

Verner Panton è stato una delle figure più influenti nella storia del design, ed è famoso per aver superato i limiti delle forme e dei materiali negli anni '60 e '70.

Nasce in Danimarca nel 1926 e studia all'Odense Technical College prima di iscriversi alla facoltà di architettura all'Accademia delle belle arti di Copenaghen. Dal 1950 al 1952 lavora per lo studio di Arne Jacobsen , per poi fondare nel 1955  il proprio studio, dedicato all'architettura sperimentale e al design.

Panton era amante della plastica e di altri nuovi materiali che ha utilizzato per realizzare forme geometriche dai colori accesi ispirate alla Pop Art. Nel 1959 debutta con la sua Cone Chair, che ha portato a una lunga serie di commissioni e collaborazioni con molti produttori, Nel 1960 sviluppa la prima collezione di mobili gonfiabili e comincia a creare futuristici "ambienti completi", in cui pareti, pavimento, soffitto e arredamento formano un'estetica unificante.

All'inizio degli anni '60 Panton si trasferisce a Basilea e intraprende un rapporto lungo e fruttuoso con Vitra , con cui crea l'iconica Panton Chair, la prima sedia cantilever creata da un singolo pezzo di plastica.

* Foto per gentile concessione di Panton Studio

Il falegname danese Fritz Hansen fonda la sua omonima compagnia di produzione di mobili con suo figlio Chrstian, nel 1885 a Copenaghen. Le prime tre decadi di vita della compagnia si concentrano sulla lavorazione manuale di legno e ferro per la costruzione di strutture per mobili, che successivamente verranno foderati ed imbottiti. Nel 1915 Christian introduce procedimenti industriali di produzione nella fabbrica, che permisero alla compagnia della famiglia di produrre su scala molto maggiore.

Nel 1932 Christian include i propri figli, Fritz e Søren, nel progetto, i quali aggiorneranno la linea di prodotti portandovi un tocco più moderno e attuale, ispirato agli stili modernisti dell'epoca - esempi di tale processo sono la sedia DAN (1930) di Søren, ispirata da Thonet, e una sedia in vimini e acciaio tubulare dell'architetto Mogens Lassen (1933). Altri classici del primo periodo di Fritz Hansen includono la Church Chair (1936) di Kaare Klint,  la China Chair (1944) diHans Wegner, ed il Spoke Back Sofa (1945) di Børge Mogensen.

Negli anni '50, grazie specialmente al contributo dell'architetto Arne Jacobsen, Fritz Hansen vive il suo periodo d'oro, creando alcuni dei design più iconici del XX secolo. La Ant Chair (1952), lo Swan Sofa (1958) e la Egg Chair & Ottoman (1958) diArne Jacobsen, così come i tardi progetti di Verner Panton, Piet Hein, e Grete Jalk, aiutano a consolidare l'importanza ed il lavoro di Fritz Hansen, che diventa universalmente riconosciuta come una delle più amate e rispettate manifatture di mobili danesi di alta qualità, semplici ma eleganti.

Nel 1979, dopo 107 anni di gestione e proprietà familiare, Fritz Hansen viene comprata da Skandinavisk Holding, ed è oggi nota come The Republic of Fritz Hansen. Oggetti prodotti durante la lunga storia della compagnia possono essere trovati in praticamente ogni collezione dei musei di design del mondo, dal MoMA e ilCooper Hewitt a New York fino al Powerhouse Museum di Sydney. La collaborazione di Arne Jacobsen con Fritz Hansen è stata il soggetto della mostra Siéntete, presso la Camera degli architetti a Madrid nel 2010.

* Tutte le immagini per gentile concessione di Republic of Fritz Hansen.