Mid-Century Wooden Desk with Drawers by Osvaldo Borsani for Tecno - Italy 1958 Osvaldo Borsani was born in Varedo (Milan) on August 17, 1911, twin of Fulgenzio with whom he collaborates all his life. Osvaldo studies Fine Arts at the Brera Academy and architecture at the Milan Polytechnic, where he graduated in 1936. The family owns a workshop for the production of furniture. The father Gaetano, at the beginning of the 1920s, creates custom-designed furnishings looking at the great deco cabinet-making. The Atelier di Varedo, this is the name of the Borsani company, participates in the first Biennale of Monza in 1927. During his studies, Osvaldo Borsani participated in the V Triennale di Milano in 1933. His "rationalist" project Casa Minima earned him the silver medal. In 1932 he opened a sales and design space in Milan: ABV Arredamenti Borsani. Here, with the futurist avant-garde, the relationship between artistic creation and craftsmanship is experienced, which in the post-war period will give life to furniture and furnishings in collaboration with artist friends such as: Aligi Sassu, Agenore Fabbri, Arnaldo and Giò Pomodoro, Roberto Crippa, Fausto Melotti, Lucio Fontana and Andrea Cascella. At the beginning of the 1950s, Osvaldo Borsani sensed the changing times. The custom-made integral furniture begins to leave the field to the individual furniture designed to be industrially produced. from craftsmanship we move on to factory production. In 1953 Osvaldo Borsani founded TECNO with his brother Fulgenzio. The company is characterized and becomes known for its technological and scientific approach to the production of furniture and furnishings. In 1954, at the X Triennale, Tecno presented the D70 "butterfly" sofa, which with the subsequent P40 armchair (chaise longue), from 1955, became an icon of Italian design. In 1956 Tecno and the Borsani received a large order from Enrico Mattei for the ENI offices of San Donato Milanese. We move from home furnishings to those for the office and environments of large corporate offices. In 1968, at the XIV Triennale (that of the dispute), Osvaldo Borsani presented the "Graphis" office system, created with Eugenio Gerli. Clean geometries in white laminate for all spaces for office activities: meeting and representation spaces, common areas, reception and training areas. This "democracy of form" represents for decades to come a characteristic of "Made in Italy" design in the world. In 1970 Osvaldo Borsani founded the Tecno Projects Center with Marco Fantoni and his daughter Valeria Fantoni Borsani. Architectures and new products are designed which can later count on prestigious external collaborations, including: Gae Aulenti, Norman Foster, Renzo Piano, Richard Rogers, Emilio Ambasz, Ricardo Bofill, Jean-Michel Wilmotte and artists such as François and Frèdèric Morellet, Jeffrey Steele, Getulio Alviani, Carlo Mo. Osvaldo Borsani died in Milan on April 16, 1985.
Scrivania in legno con cassetti Mid-Century di Osvaldo Borsani per Tecno - Italia 1958 Osvaldo Borsani nasce a Varedo (Milano) il 17 agosto 1911, gemello di Fulgenzio con il quale collabora per tutta la vita. Osvaldo studia Belle Arti all'Accademia di Brera e architettura al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1936. La famiglia possiede un laboratorio per la produzione di mobili. Il padre Gaetano, all'inizio degli anni Venti, crea arredi su misura guardando alla grande ebanisteria decò. L'Atelier di Varedo, questo il nome dell'azienda Borsani, partecipa alla prima Biennale di Monza nel 1927. Durante gli studi, Osvaldo Borsani partecipa alla V Triennale di Milano nel 1933. Il suo progetto "razionalista" Casa Minima gli vale la medaglia d'argento. Nel 1932 apre uno spazio di vendita e design a Milano: ABV Arredamenti Borsani. Qui, con le avanguardie futuriste, si sperimenta il rapporto tra creazione artistica e artigianato, che nel dopoguerra darà vita a mobili e arredi in collaborazione con amici artisti come: Aligi Sassu, Agenore Fabbri, Arnaldo e Giò Pomodoro, Roberto Crippa, Fausto Melotti, Lucio Fontana e Andrea Cascella. All'inizio degli anni Cinquanta, Osvaldo Borsani intuisce il cambiamento dei tempi. Il mobile integrale su misura inizia a lasciare il campo al mobile individuale progettato per essere prodotto industrialmente. dall'artigianato si passa alla produzione in fabbrica. Nel 1953 Osvaldo Borsani fonda la TECNO con il fratello Fulgenzio. L'azienda si caratterizza e diventa nota per il suo approccio tecnologico e scientifico alla produzione di mobili e arredi. Nel 1954, alla X Triennale, Tecno presenta il divano "a farfalla" D70, che con la successiva poltrona (chaise longue) P40, del 1955, diventa un'icona del design italiano. Nel 1956 Tecno e Borsani ricevono da Enrico Mattei una grande commessa per gli uffici ENI di San Donato Milanese. Si passa dagli arredi per la casa a quelli per l'ufficio e gli ambienti delle grandi sedi aziendali. Nel 1968, alla XIV Triennale (quella della contestazione), Osvaldo Borsani presenta il sistema per ufficio "Graphis", realizzato con Eugenio Gerli. Geometrie pulite in laminato bianco per tutti gli spazi destinati alle attività d'ufficio: spazi di riunione e di rappresentanza, aree comuni, aree di accoglienza e di formazione. Questa "democrazia della forma" rappresenta per i decenni a venire una caratteristica del design "Made in Italy" nel mondo. Nel 1970 Osvaldo Borsani fonda il Centro Progetti Tecno con Marco Fantoni e la figlia Valeria Fantoni Borsani. Vengono progettate architetture e nuovi prodotti che possono poi contare su prestigiose collaborazioni esterne, tra cui: Gae Aulenti, Norman Foster, Renzo Piano, Richard Rogers, Emilio Ambasz, Ricardo Bofill, Jean-Michel Wilmotte e artisti come François e Frèdèric Morellet, Jeffrey Steele, Getulio Alviani, Carlo Mo. Osvaldo Borsani morì a Milano il 16 aprile 1985.
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