Opera grafica originale, mai esposta, conservata intonsa in ottimo stato.
Salvo (Salvatore Mangione)
“Paesaggio 1990”
Acquatinta a colori su carta Hahnemühle 350 gr
firmata e numerata a mano dall'artista sul fronte
tir. 100 esemplari
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Come un'opera unica autenticata anche una grafica d'arte, originale ed autorizzata, deve essere sempre accompagnata dal certificato di autenticità dell'editore autorizzato alla stampa.
Solo cosà si ha la certezza di acquistare un'opera originale, di qualità e di valore.
La numerazione deve essere sempre presente e le P.A prove d'artista, spesso innumerevoli e indefinite, dovrebbero essere in numero limitato e dichiarato (vedi Dichiarazione di Venezia - 25/10/1991)
Gli editori più seri, infatti, numerano anche le prove d'artista.
Saluti
L.S
Biografia
Nasce a Leonforte in provincia di Enna nel 1947. Trascorsa l'infanzia in Sicilia, si trasferisce nel 1956 a Torino. Nel 1962 visita la mostra di Bacon alla Galleria d'Arte Moderna di Torino e ne rimane profondamente colpito. Nell'anno seguente partecipa con un disegno tratto da Leonardo alla 121° Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti. Dipinge copie da Rembrandt e da Van Gogh, da Fontana a da Chagall. Del 1968 è il viaggio a Parigi. Rientrato a Torino frequenta l'ambiente degli artisti dell'arte Povera e critici come Renato Barilli, Germano Celant e Achille Bonito Oliva. Nel 1969 entra in contatto con gli artisti concettuali americani come Joseph Kosuth, Sol Lewitt e Robert Barry. Nel 1970 presenta presso la Galleria Sperone di Torino una serie di autoritratti fotomontaggio. Presenta quindi La benedizione di Lucerna alla Galleria Acme di Brescia e tiene la prima personale alla Galleria Françoise Lambert di Milano. Oltre ai lavori fotografici in questi anni, fino al 1972, l'artista esegue incisioni di parole o frasi su lapidi in marmo, come l'opera Salvo è vivo o la lapide con i 40 nomi da Aristotele a Salvo stesso. Nel 1971 realizza Tricolore, una superficie dove il nome Salvo è scritto nei tre colori e con lettere al neon oppure realizza romanzi in cui al nome del protagonista sostituisce il proprio. Del 1971 sono le personali alla Galleria di Paul Maenz di Colonia ed alla Galleria Yvon Lambert di Parigi, due galleristi con i quali lavorerà molto anche negli anni successivi, del 1972 la mostra presso John Weber a New York. Partecipa a Documenta 5 a Kassel, espone l'opera fotografica Tesoro alla Galleria Art & Project di Amsterdam. Fine del periodo concettuale. Dal 1973 l'artista torna alla pittura tradizionale coi d'après, già iniziati nel '70 con Autoritratto come Raffaello. Espone questi lavori alla Galleria Toselli di Milano. Partecipa a Projekt '74 di Colonia, con l'opera esposta presso il Wallraf-Richartz Museum San Martino e il povero, del 1973. Espone nel '74 da Marconi a Milano; presenta presso Toselli di Milano l'opera Trionfo di San Giorgio, da Carpaccio, poi inviata alla Biennale del '75. Dipinge le prime Italie e Sicilie. Sempre nel '75 la Galleria Banco di Minini di Brescia presenta il lavoro "Salvo, variazioni su Tricolore, 1971-73". Dal '76 elabora paesaggi. Partecipa alla Biennale dello stesso anno. Entra in rapporto col mercante Luciano Pistoi. Barilli presenta a Palazzo Galvani a Bologna un'antologica. Nel '77 retrospettiva al Museum Folkwang di Essen ed al Mannheimer Kunstverein di Mannheim. Termina i Giganti fulminati da Giove, una delle opere di maggiori dimensioni del periodo mitologico. Allestisce una mostra sul Capriccio alla Galleria Stein di Torino, tre personali, presso Françoise Lambert, da Minini ed alla Galleria Pero e partecipa ad alcune collettive alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, alla Holly Solomon Gallery di New York. Nel 1989 esce il trattato Della Pittura - Imitazione di Wittgenstein, 238 paragrafi in cui Salvo esprime il proprio pensiero tramite il metodo della proposizione assiomatica e dell'interrogazione retorica. Nel 1981 P.Sprovieri gli commissiona gli affreschi della Sala della Battaglia nel Palazzo Avogadro Spada di Bagnolo Mella (Bs). Partecipa alla mostre al Palazzo delle Esposizioni sull'arte italiana tra '60 e '80 e alla Galleria D'Arte Moderna. Altre mostre dal titolo Salvo, miraggi sistematici da E.Menzio ed E.Prön a Torino e da P.Maenz a Colonia. Nel 1983 in una mostra al Kunstmuseum di Lucerna ed al Musée di Villeurbanne di Lione sono raccolte le opere più significative dal '73 in poi. Iniziano i rapporti con E.Pontiggia e L.Sciascia. nel 1984 partecipa alla XLI Biennale di Venezia. Un viaggio in Turchia e Jugoslavia darà come esito opere orientaliste. Conosce Daniele Pascali suo mercante dal 1987. Tra 1985 e 1987 espone all Galleria dell'Oca di Roma, alla Galleria La Bertesca di Genova, da Barbara Gladstone di New York ed alla Galleria del Milione a Milano. Del 1987 è la grande retrospettiva alla Rotonda della Besana di Milano. Del 1988 sono le due mostre sul lavoro di Salvo dal 1975 al Museum Boymans-van Beuningen di Rotterdam e al Musée d'Art Contemporain di Nîmes. Nel 1985 partecipa alla collettiva "Anniottanta" alla Galleria Comunale d'Arte Moderna a Bologna. Dipinge in questi anni lavori che si ispirano alla pittura di P.Saenredam, gli Interni con funzioni straordinarie, presentati nel 1991 alla Galleria in Arco di Torino. Del 1990 è la mostra presso P.Maenz a Colonia e la mostra di mitologie e paesaggi alla Galleria M.Remolino di Torino. Nel 1992 alla Galerie Kaess-Weiss di Stoccarda sono presentati paesaggi, stazioni ferroviarie e chiese ed alla Galleria Gastaldelli la mostra tematica Mozart. Nel 1994 inizia un nuovo ciclo pittorico, con le serie delle Primavere e degli Autunni. Tra il 1996 e il 1997 sue personali inaugurano a Torino, Milano, Firenze, a Santa Cruz de Tenerife, nella Galerìa Leyendecker e a Colonia, alla Galerie Buchmann. Nel 1998 inaugura a Bologna, alla Villa delle Rose, una grande retrospettiva a cura di Renato Barilli, Danilo Eccher e Dede Auregli e Still life, da Giordano Raffaelli a Trento, con il quale è da anni legato per amicizia e lavoro. Ancora numerose le partecipazioni a collettive e personali sia nazionali che internazionali. Sul finire dell’anno 2005, dopo una breve pausa, la sua pittura si avvia verso una ricerca nuova: Salvo tenta di voltare le spalle alle vallate, soggetto prediletto negli ultimi anni, e di rivolgersi alle pianure, introducendo un nuovo taglio prospettico nei suoi paesaggi. Nell’estate 2006 fa un viaggio in Islanda, a cui dedicherà una serie di quadri che verrà esposta a novembre dall’amico Antonio Cardillo, nella sua galleria di Varese. Il 2007 si apre con la preparazione della mostra retrospettiva Salvo alla Galleria d’Arte Moderna, dal 22 marzo a luglio, a cura di Pier Giovanni Castagnoli. Scompare il 12 settembre 2015
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