Poltrona F572 attribuita a Pierre Paulin per Artifort, Paesi Bassi, 1967

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Iconic model F572 lounge chair designed by Pierre Paulin and manufactured by Artifort, The Netherlands 1967. The F572 is a rare piece, with production limited to the period of 1967 to 1968 and it's no longer being made today. It has a beautiful sculptural shape, Pierre Paulin's skills as a sculptor shine through in this chair offering not only aesthetic appeal but also perfect seating. The design is timeless and kind of resembles a little flower unfolding. It’s reupholstered in a yellow Tonus fabric by Kvadrat so the chair is in excellent condition. It can be in any room and any style of interior due to its size and look. Literature; Pierre Paulin designer Archibooks 2008, page 213. Pierre Paulin was born in Paris in 1927, he had a French father and a German-speaking Swiss mother. He trained to be a ceramist in Vallauris and then a stone-carver in Burgundy but got into a fight and injured his right arm ending his dreams as a sculptor, forcing him to switch gears to design and study at École Camondo in Paris. Relations with the Gascoin company, he would gain interest in Scandinavian and Japanese design which would influence his works later on. Pierre Paulin had his debut exhibition at the Salon des arts ménagers in 1953. Afterwards, he would appear on the cover of the magazine La Maison Francaise. A year later he would be employed by the Thonet company and began experimenting with stretching swimwear materials over traditionally made chairs. Around 4 years later he would join the Maastricht-based Dutch manufacturers Artifort where he is best known for his innovative designs as the Mushroom Chair (1959), the Ribbon Chair (1966) and the Tongue chair (1968) that used foams and metallic frames with stretch materials and clear lines that cradled the body. The combination of these materials made Paulin’s chair designs rounder, and comfortable shapes that are still being used in chairs today. At his time working for Artifort, Paulin quoted “It represented the first full expression of my abilities. I considered the manufacture of chairs to be rather primitive and I was trying to think up new processes” he said in 2008. Paulin was also highly influential and involved in French design through the 1970s. Clearly influenced by his training as a sculptor and his German roots as well as the work of early modernists, Paulin was even more impacted by the work of George Nelson and Charles Eames and the significance of the social component of modern design. Read more… Like all our upholstered pieces these can also be newly upholstered to your admiration. Ask our experienced upholstery department for an affordable quote for the item you want customized. We only use the best quality fabrics, foam, and materials for all our items. with the reupholstery we will always keep the originality in mind so the piece doesn’t lose its value and will be ready for years of use again.

Iconica poltrona lounge modello F572 disegnata da Pierre Paulin e prodotta da Artifort, Paesi Bassi 1967. La F572 è un pezzo raro, la cui produzione è limitata al periodo 1967-1968 e che oggi non viene più prodotto. Ha una bella forma scultorea, le abilità di Pierre Paulin come scultore traspaiono in questa sedia che offre non solo fascino estetico ma anche una seduta perfetta. Il design è senza tempo e ricorda un piccolo fiore che si dispiega. Rivestita in un tessuto giallo Tonus di Kvadrat, la sedia è in ottime condizioni. Grazie alle sue dimensioni e al suo aspetto, può essere inserita in qualsiasi stanza e in qualsiasi stile di interni. Letteratura; Pierre Paulin designer Archibooks 2008, pagina 213. Pierre Paulin è nato a Parigi nel 1927, da padre francese e madre svizzera di lingua tedesca. Si forma come ceramista a Vallauris e poi come scalpellino in Borgogna, ma una rissa lo ferisce al braccio destro e mette fine ai suoi sogni di scultore, costringendolo a passare al design e a studiare all'École Camondo di Parigi. Grazie ai rapporti con l'azienda Gascoin, si interessa al design scandinavo e giapponese, che influenzerà le sue opere in seguito. Pierre Paulin espone per la prima volta al Salon des arts ménagers nel 1953. In seguito, appare sulla copertina della rivista La Maison Francaise. Un anno dopo viene assunto dall'azienda Thonet e inizia a sperimentare l'allungamento di materiali per costumi da bagno su sedie tradizionali. Circa quattro anni dopo si unì ai produttori olandesi Artifort, con sede a Maastricht, dove è noto soprattutto per i suoi progetti innovativi come la Mushroom Chair (1959), la Ribbon Chair (1966) e la Tongue chair (1968) che utilizzavano schiume e strutture metalliche con materiali elastici e linee chiare che cullavano il corpo. La combinazione di questi materiali ha reso le sedie di Paulin più rotonde e confortevoli, forme che vengono utilizzate ancora oggi nelle sedie. A proposito del periodo in cui lavorò per Artifort, Paulin ha dichiarato: "Rappresentava la prima piena espressione delle mie capacità. Consideravo la produzione di sedie piuttosto primitiva e cercavo di ideare nuovi processi", ha dichiarato nel 2008. Paulin è stato anche molto influente e coinvolto nel design francese per tutti gli anni Settanta. Chiaramente influenzato dalla sua formazione di scultore e dalle sue origini tedesche, oltre che dal lavoro dei primi modernisti, Paulin fu ancora più colpito dal lavoro di George Nelson e Charles Eames e dall'importanza della componente sociale del design moderno. Leggi tutto... Come tutti i nostri imbottiti, anche questi possono essere rivestiti a nuovo secondo le vostre esigenze. Chiedete al nostro esperto reparto tappezzeria un preventivo conveniente per l'articolo che desiderate personalizzare. Per tutti i nostri articoli utilizziamo solo tessuti, schiume e materiali della migliore qualità. Con la tappezzeria terremo sempre presente l'originalità, in modo che il pezzo non perda il suo valore e sia di nuovo pronto per anni di utilizzo.

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Creatore	Pierre Paulin
Produttore	Artifort
Periodo del design	1960 - 1969
Anno	1967
Periodo di produzione	1960 - 1969
Paese di produzione	Paesi Bassi
Marchio di attribuzione	Questo pezzo è attribuito al designer/produttore riportato sopra. Non ha alcun marchio di attribuzione
Stile	Vintage
Stato	Molto buono — Questo articolo vintage/antico non ha difetti, ma può presentare lievi segni di utilizzo.
Codice prodotto	NVG-1992417
Restauro e condizioni dettagliate	Rivestito Reupholstered Traduzione generata automaticamente
Materiale	Stoffa
Colore	Trasparente , Giallo
Larghezza	73 cm 73 cm
Profondità	75 cm 75 cm
Altezza	74 cm 74 cm
Range di peso	Standard — Tra i 40kg e gli 80kg

Spedizione & consegna

Spedizioni da	Paesi Bassi
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Informazioni sul creatore

Pierre Paulin

Nato a Parigi nel 1927, il designer francese Pierre Paulin studia scultura su pietra e lavorazione dell'argilla all'École Camondo a Parigi all'inizio degli anni '50. Probabilmente è soprattutto conosciuto per la sua collaborazione con Artifort, che inizia nel 1958 e dura più o meno mezzo secolo. Questo rapporto ebbe come risultato molti pezzi iconici, tra cui le sue famose sedie Mushroom (1959), Ribbon (1966), e Tongue (1968).

Come è noto, Le Mobilier National commissionò a Paulin la decorazione degli appartamenti privati del Presidente George Pompidou al Palazzo dell'Eliseo nel 1970, e poi di nuovo nel 1983 gli fu commissionato l'arredamento dell'ufficio di Francois Mitterand. Il lavoro di Paulin è stato influenzato dalle sue radici tedesche, dai primi modernisti, e, soprattutto, dai designer americani Charles & Ray Eames. I suoi pezzi sono nelle collezioni permanenti di molte famose istituzioni, tra cui il MoMA a New York, il Musée des Arts Décoratifs e il Centro George Pompidou a Parigi, la National Gallery of Victoria a Melbourne, e il Museum of Applied Arts a Vienna. Paulin muore nel 2009 a Montpellier, in Francia.

Informazioni sul produttore

Artifort

Il tappezziere olandese Jules Wagemans (1866-1943) pone le basi della compagnia manufatturiera Artifort quando, nel 1890, apre a Maastricht il suo atelier di arredamento su misura, H. Wagemans & Van Tuinen. Nel 1920 suo figlio Henricus Wagemans (1892-1948) ne assume il comando, e indirizza la fabbrica verso la produzione di solide poltrone imbottite di qualità, e altre sedute dallo stile tradizionale. La compagnia viene ribattezzata da Henricus Artifort nel 1927, nome che richiama il latino "ars" (arte) e "fortis" (forza). Muovendosi in direzione sempre più progressista, Artifort acquista negli anni '30 la licenza delle molle in acciaio "Epeda", fino ad allora utilizzate in materassi e sedili d'auto, ma mai nella produzione di mobilio domestico. Questa innovazione permette ad Artifort di produrre sedie e divani ancora più comodi, in meno tempo e impiegando minori quantità di materiali.

Nel 1939 il designer olandese Theo Ruth (1915-1971) diventa designer capo della compagnia - posizione che manterrà fino alla sua morte - e si dimostra ben presto fondamentale nel trasformare Artifort in una delle fabbriche di mobili più attente al design del XX secolo. Dopo la seconda guerra mondiale, sotto la direzione del figlio di Henricus H. J. J. (Harry) Wagemans (nato nel 1921), Artifort acquista una macchina per lo stampaggio ad alta pressione, che permette alla compagnia di creare design più minimalisti ma comunque imbottiti. Esempi di questo stile più scarno sono la sedia Congo Chair (1952) e la Penguin Chair (1953) di Ruth.

L'estetica vibrante e biomorfa tipica di Artifort raggiunge il suo apice nel 1958, quando il designer Kho Liang Ie (1927-1975) accetta di collaborare come consulente. In seguito disegnerà anche molti pezzi iconici della compagnia, ma il suo contributo maggiore è la creazione di importanti collaborazioni con designer stranieri, come il francese Pierre Paulin (1927-2009) e l'inglese Geoffrey Harcourt (nato nel 1935). Con l'ascesa del design Space Age negli anni '60 e '70, Artifort raggiunge il successo e la fama internazionali, in particolare grazie alle coloratissime "sculture" rivestite in jersey di Paulin, come le sedie Orange Slice (1960), Model 560 Mushroom (1963), Model 582 Ribbon (1966), Model 577 Tongue (1966-7). Dagli anni '70 in poi una grande varietà di designer di spicco ha collaborato con Artifort: Gijs Bakker, Jasper Morrison, René Holten, Patrick Norguet, Khodi Feiz, e molti altri ancora.

Oggetti prodotti da Artifort fanno parte delle collezioni di musei come il Museum of Modern Art di New York, il Victoria & Albert Museum a London, il Musée des Arts Décoratifs e il Centre Pompidou di Parigi, e il Vitra Design Museum a Weil am Rhein.

Nel 1998 il Lande Group in Schijndel acquista Artifort dalla famiglia Wagemans, aprendo nuove fabbriche a Schijndel e Lanaken in Belgio. La compagnia ha celebrato nel 2015 il suo 125° anniversario.

* Tutte le immagine per gentile concessione di Artifort.