Poltrona bassa Pad di Jasper Morrison per Cappellini, 2002

Nato a Londra nel 1959, il designer inglese di arredamento e prodotti Jasper Morrison studia alla Kingston Polytechnic Design School, laureandosi nel 1982. Tra il 1982 e il 1985, frequenta il Royal College of Art per gli studi specialistici - trascorrendo anche un anno alla Hochschule der Kunst (HdK) di Berlino grazie ad una borsa di studio - ottenendo così il Master. Dopo gli studi, apre il suo Office for Design a Londra nel 1986. Poco dopo, due progetti lo aiuteranno a entrare nel mondo del design internazionale: il suo lavoro è stato incluso nella mostra Documenta 8 a Kassel nel 1987, per cui disegna il Reuters News Centre; mentre l'anno dopo, viene invitato a prendere parte alla “Design Werkstadt,” parte del programma “Berlin, Cultural City of Europe”, per cui crea una stanza, arredata completamente in compensato, dal nome Some New Items for the Home, Part I, alla DAAD Galerie.

Fin dall'inizio, Morrison è determinato a disegnare per la produzione industriale. Come giovane designer, cerca piccoli laboratori londinesi industriali per produrre i suoi design usando componenti industriali preconfezionati, e non dovette aspettare molto prima di essere notato da grandi marche come SCP, Vitra, e soprattutto Cappellini. Negli anni, riesce ad aggiungere al suo portfolio clienti del calibro Alessi, Alias, Canon, Flos, Magis, Muji, Olivetti, Rowenta, Rosenthal, Samsung, Sony, Established & Sons, e molti altri ancora. Indipendentemente dalla sua clientela, comunque, il suo lavoro è caratterizzato da un'estetica minimalista ispirata dalla funzione e dall'espressione.

Nel 2005, Morrison collabora con Naoto Fukasawa per sviluppare il progetto Super Normal, che risulterà in un libro e una mostra. Il progetto serve ad articolare la filosofia di design di Morrison, secondo cui il design dovrebbe essere usato per migliorare l'ambiente umano, attraverso una funzionalità semplice, ben fatta, e quasi invisibile.

Il lavoro di Morrison è stato esibito in diverse esibizioni soliste, tra cui, ma non solo, a presentazioni della Axis Gallery, Yamagiwa, e HH Style a Tokyo; all'Au Musée at the Musée des Arts Décoratifs a Bordeaux nel 2009; e la retrospettiva sulla carriera itinerante Thingness, lanciata nel 2015 al Grand-Hornu, Belgio, ed accompagnata dalla monografia A Book of Things. Nel 2011, cura l'esibizione Danish Design, I Like It, al Copenhagen Design Museum. Dal 2001, è riconosciuto come Royal Designer for Industry. 

Al momento della redazione di questo articolo, Morrison ha uffici a Londra, Parigi (aperto nel 2002), e Tokyo (aperto nel 2007).

Cappellini was originally founded as a family-owned handcrafted furniture atelier in Como in Lombardy, Italy in 1946. The Cappellini brand as it is known today, however, really had its start in 1979, when Giulio Cappellini took over his family’s business as creative director. He broadened its focus to emphasize manufacturing across both the contemporary furniture and product arenas designed by an international roster of hand selected international emerging and established talents, including the likes of Jasper Morrison, Shigeru Ban, Inga Sempé, Marc Newson, and the Bouroullec brothers. Since that time, Cappellini has produced some of the boldest, most iconic designs of the past century, including Shiro Kuramata’s Pyramid Chest (originally designed in 1968 for Ishamaru, produced by Cappellini beginning in 1987), Tom Dixon’s Bird Chaise Longue (1991), Marcel Wanders’ Knotted Chair (1996), and Dror Benshetrit’s Peacock Chair (2009), among others.

Continuing to emphasize experimental processes, an eclectic mix of materials and styles, and extensive design research, today, the Milan-based brand has stores around the globe, and boasts an array of home and office furnishings, as well as a contract division dedicated to the hospitality sector (hotels, bars, restaurants, and so on). In 2005, the Cappellini brand became part of the Poltrona FrauGroup, an international leader in high-end furnishings, which in turn was acquired by Haworth, Inc. in 2014.)

Cappellini’s objects have been exhibited broadly, and are also included in the permanent collections of respected institutions around the globe, including the  and the Musée Des Arts Décoratifs in Paris, the Galleria D'Arte Moderna in Rome, the Museum für Angewandte Kunst Köln, and the Victoria & Albert Museum in London. New York’s Museum of Modern Artalone has over thirty Cappellini pieces.