Pierre Jeanneret rectangular PJ-SI-33B bench in teak and cane, designed in the 1950s for the M.L.A. hostels in Chandigarh, India. The cane tabletop is supported by a pair of V-shaped legs, characteristic of Chandigarh creations. Its minimalist beauty is a testament to Jeanneret's pure and profound ideas, showcased through its raw simplicity. Crafted from patinated teak, this bench carries its own unique marks of age, imparting a sense of history and individuality. Complete your ensemble by exploring our other listings for matching Jeanneret furniture. Though overshadowed by his cousin Le Corbusier, Pierre Jeanneret was a visionary of modernist architecture and design. Together, the pair pioneered a new aesthetic vocabulary that placed function and order over embellishment—Jeanneret’s work imbuing the strict geometry of modernism with energetic diagonals and lighter materials like cane and wood. A consistent innovator, he collaborated with Charlotte Perriand on experiments in aluminum and wood, and developed prefabricated housing with Jean Prouvé. In the early 1950s Jeanneret joined his cousin in Chandigarh, India, where they embarked on a massive urban-planning project, laying out the city and designing low-cost buildings and furniture. Though Corbusier abandoned the project halfway through, Jeanneret remained for 15 years as the project’s chief architect. The city remains a masterpiece of the modern vision.
Panca rettangolare PJ-SI-33B di Pierre Jeanneret in teak e canna, progettata negli anni '50 per gli ostelli M.L.A. di Chandigarh, in India. Il piano del tavolo in canna è sostenuto da una coppia di gambe a V, caratteristiche delle creazioni di Chandigarh. La sua bellezza minimalista è una testimonianza delle idee pure e profonde di Jeanneret, messe in mostra attraverso la sua cruda semplicità. Realizzata in teak patinato, questa panca porta con sé i segni unici dell'età, che le conferiscono un senso di storia e di individualità. Completate il vostro insieme esplorando gli altri annunci di mobili Jeanneret abbinati. Anche se oscurato dal cugino Le Corbusier, Pierre Jeanneret è stato un visionario dell'architettura e del design modernista. Insieme, i due furono pionieri di un nuovo vocabolario estetico che privilegiava la funzione e l'ordine rispetto all'abbellimento. Il lavoro di Jeanneret infondeva la rigida geometria del modernismo con diagonali energiche e materiali più leggeri come la canna e il legno. Innovatore costante, collaborò con Charlotte Perriand a esperimenti in alluminio e legno e sviluppò abitazioni prefabbricate con Jean Prouvé. All'inizio degli anni Cinquanta Jeanneret raggiunse il cugino a Chandigarh, in India, dove si imbarcarono in un massiccio progetto di pianificazione urbana, tracciando la città e progettando edifici e mobili a basso costo. Anche se Corbusier abbandonò il progetto a metà strada, Jeanneret rimase per 15 anni come architetto capo del progetto. La città rimane un capolavoro della visione moderna.
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