Mobiletto Caltagirone /A laccato nero opaco con frontali in pietra smaltata a mano di Ferruccio Laviani per NOT.Ordinary

Qal’at al Ghiran, “Rocca dei Vasi” in arabo, è l’antico toponimo da cui deriva Caltagirone, nome che prova quanto la tradizione ceramista sia qui radicata e remota nel tempo; e la ceramica, materiale proteiforme, di grande fascinazione fin dalla notte dei tempi, diventa fonte d’ispirazione per uno dei progetti Not.O.
La famiglia di contenitori Caltagirone si appropria di questa millenaria artigianalità allontanandola dalla consueta decorazione per indirizzarla verso la cultura artistica italiana, più materica, espressionista e meno decorativa, con una lavorazione che riporta ad alcune opere di Lucio Fontana o Fausto Melotti.

La madia Caltagirone prende vita dall’aggregazione di semplici volumi impreziositi da formelle ceramiche modellate a mano singolarmente, fissate su ogni singola apertura: la parte frontale ne risulta completamente decorata.
La struttura in legno laccato è ripartita internamente in vani e cassetti che permettono di usare la madia indistintamente nella zona giorno o notte.
Un oggetto importante, una presenza unica, un mobile che si avvicina al mondo dell’arte contemporanea pur restando ancorato ad una delle tradizioni artigianali più radicate del territorio siciliano.

Famiglia di contenitori con struttura in MDF laccato opaco, aperture anteriori con frontali in formelle di pietra lavica dell’Etna decorate e smaltate a mano .