The capitalist is an artwork realized by Mino Maccari in 1960s. Pen drawing with artist's monogram below. 9x11 cm; 11 x 15 cm with acrylic frame. Good condtions. Mino Maccari was born in Siena in 1898. from an early age, extroverted and endowed with a lively visual intelligence, he was drawn towards free drawing with charcoal, but his father, a professor of literature, tried in every way to direct him towards humanistic studies. After completing his secondary education, he enrolls in university. An interventionist like many young people of his time, he took part at the age of only 19 as a Field Artillery Officer in the Great War. Maccari collaborated with Ardengo Soffici, Ottone Rosai and Achille Lega. In the meantime, between 1927 and 1930, he made himself known to the general public as a painter by participating in various national exhibitions. His graphic production is also vast, ranging from the “Album di Vallecchi” (1925), The “trastullo di Strapaese” (1928) to “Linoleum” (1931). In 1934 Maccari illustrated Antonio Baldini's "La vecchia del Bal Bullier" and in 1942 he published the "Album" folder, followed by "Come when it rains outside" and "Il superfluo illustrata". For his pictorial work, full of evident chromatic accentuations and quick brushstrokes, the violent drawing combined with the lively stroke of the graphic sign of his engravings, he is recognized by critics as a complete artist. After the Second World War he still continues to acquire recognition, thanks to a prolific creative work, and to present personal exhibitions. In 1962 he was also entrusted with the presidency of the Accademia di San Luca in Rome and managed to obtain a personal exhibition at Gallery 63 in New York. His production of drawings, watercolors, temperas, etc. is extensive, sometimes in collaboration with prestigious publishing houses. It is worth mentioning, just as an excellent example, the 32 black and white and color drawings with which he illustrated "The taste of living", a volume that collects writings by Giancarlo Fusco, edited by Natalia Aspesi and published by Laterza in 1985. He died at the age of ninety in Rome, June 16, 1989.
Il capitalista è un'opera d'arte realizzata da Mino Maccari negli anni Sessanta. Disegno a penna con monogramma dell'artista in basso. 9x11 cm; 11 x 15 cm con cornice in acrilico. Buone condizioni. Mino Maccari nasce a Siena nel 1898. Fin da piccolo, estroverso e dotato di una vivace intelligenza visiva, è attratto dal disegno libero a carboncino, ma il padre, professore di lettere, cerca in tutti i modi di indirizzarlo verso studi umanistici. Terminati gli studi secondari, si iscrive all'università. Interventista come molti giovani del suo tempo, partecipa a soli 19 anni come ufficiale di artiglieria da campagna alla Grande Guerra. Maccari collabora con Ardengo Soffici, Ottone Rosai e Achille Lega. Nel frattempo, tra il 1927 e il 1930, si fa conoscere al grande pubblico come pittore partecipando a diverse mostre nazionali. Vasta anche la sua produzione grafica, che spazia dall'"Album di Vallecchi" (1925), al "trastullo di Strapaese" (1928), a "Linoleum" (1931). Nel 1934 Maccari illustra "La vecchia del Bal Bullier" di Antonio Baldini e nel 1942 pubblica la cartella "Album", seguita da "Come quando fuori piove" e "Il superfluo illustrato". Per la sua opera pittorica, ricca di evidenti accentuazioni cromatiche e di rapide pennellate, il disegno violento unito al tratto vivace del segno grafico delle sue incisioni, viene riconosciuto dalla critica come un artista completo. Nel secondo dopoguerra continua ad acquisire riconoscimenti, grazie a un prolifico lavoro creativo, e a presentare mostre personali. Nel 1962 gli viene affidata anche la presidenza dell'Accademia di San Luca a Roma e riesce a ottenere una mostra personale alla Gallery 63 di New York. Ampia è la sua produzione di disegni, acquerelli, tempere, ecc. talvolta in collaborazione con prestigiose case editrici. Vale la pena di citare, solo come esempio eccellente, i 32 disegni in bianco e nero e a colori con cui ha illustrato "Il gusto di vivere", un volume che raccoglie scritti di Giancarlo Fusco, curato da Natalia Aspesi e pubblicato da Laterza nel 1985. Muore a novant'anni a Roma, il 16 giugno 1989.
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