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Figures is an Etching and Drypoint realized by Mino Maccari in the Mid-20th Century. Hand-signed in the lower right part. Numbered. Edition,27/50. Good conditions. Mino Maccari (Siena, 1924-Rome, June 16, 1989) was an Italian writer, painter, engraver and journalist, winner of the Feltrinelli Prize for Painting in 1963 and first winner of the Forte dei Marmi Satira Prize in 1973.After completing his secondary education, he enrolls in university. An interventionist like many young people of his time, he took part in the Great War at the age of nineteen as a field artillery officer. At the end of the conflict he resumed his university studies in Siena and in 1920 he graduated in law. In 1924 he was called by Angiolo Bencini to take care of the printing of the magazine Il Selvaggio, openly uncompromising fascist, revolutionary and anti-bourgeois, where his first engravings were published. After a few years of coexistence between work at the newspaper and the law firm, at the beginning of 1926 he left the legal profession to take over the direction of Il Selvaggio which he would hold until 1942. In 1928 he was the author of the small book published by Vallecchi (Florence), Il Trastullo di Strapaese (little songs and engraved woodwinds) which collected fascist songs (the same book was seized several times from Antonio Gramsci during his detention). with the transfer of the editorial staff of the Selvaggio in 1925 from Colle di Val d'Elsa to Florence, Maccari collaborated with Ardengo Soffici, Ottone Rosai and Achille Lega. In the meantime, between 1927 and 1930, he made himself known to the general public as a painter by participating in various national exhibitions. Also in 1930 Maccari works in Turin at La Stampa as editor-in-chief and has the writer Curzio Malaparte as director. His presence in the cultural and editorial world of the fascist regime is very intense, he writes and collaborates with various magazines: Quadrivio, L'Italia Letteraria, L'Italiano and Omnibus by Leo Longanesi; then, during the war, in il Primato di Bottai and, subsequently again, in Il Mondo di Pannunzio (from the first number, in 1949), up to Documento by Federigo Valli. His graphic production is also vast, ranging from the Album of Vallecchi (1925), Il trastullo di Strapaese (1928) to Linoleum (1931). Maccari illustrated in 1934 La vecchia del Bal Bullier by Antonio Baldini and in 1942 he published the Album folder, followed by Come quando fuori Piove and Il superfluo illustrata.For his pictorial work full of evident chromatic accentuations and fast brushstrokes, the violent drawing combined with the lively stroke of the graphic sign of his engravings, he is recognized by critics as a complete artist. In 1962 he was also entrusted with the presidency of the Accademia di San Luca in Rome and managed to obtain a personal exhibition at Gallery 63 in New York. His production of drawings, watercolors, temperas, etc. is endless, sometimes in collaboration with prestigious publishing houses; it is worth mentioning, just as an excellent example, the 32 b/w and color drawings with which he illustrated Il gusto di vivere, a volume that collects writings by Giancarlo Fusco, edited by Natalia Aspesi and published by Laterza in 1985. Maccari, Sienese and great contradaiolo della Torre, painted the Palio of 16 August 1970 won by Selva. In 1973 he was awarded the Political Satire Award of Forte dei Marmi, an award born in that year. He died without great fanfare, in silence, at the age of ninety, in Rome on June 16, 1989.
Figure è un'acquaforte e puntasecca realizzata da Mino Maccari nella metà del XX secolo. Firmata a mano in basso a destra. Numerata. Edizione 27/50. Buone condizioni. Mino Maccari (Siena, 1924-Roma, 16 giugno 1989) è stato uno scrittore, pittore, incisore e giornalista italiano, vincitore del Premio Feltrinelli per la pittura nel 1963 e primo vincitore del Premio Satira di Forte dei Marmi nel 1973.Dopo aver completato gli studi secondari, si iscrive all'università. Interventista come molti giovani del suo tempo, a diciannove anni partecipa alla Grande Guerra come ufficiale di artiglieria da campo. Al termine del conflitto riprende gli studi universitari a Siena e nel 1920 si laurea in giurisprudenza. Nel 1924 viene chiamato da Angiolo Bencini a curare la stampa della rivista Il Selvaggio, apertamente fascista, rivoluzionaria e antiborghese, dove vengono pubblicate le sue prime incisioni. Dopo alcuni anni di convivenza tra il lavoro al giornale e lo studio legale, all'inizio del 1926 lascia l'avvocatura per assumere la direzione de Il Selvaggio che manterrà fino al 1942. Nel 1928 è autore del volumetto edito da Vallecchi (Firenze) Il Trastullo di Strapaese (canzonette e legni incisi) che raccoglie canzoni fasciste (lo stesso libro sarà più volte sequestrato ad Antonio Gramsci durante la sua detenzione). con il trasferimento della redazione del Selvaggio nel 1925 da Colle di Val d'Elsa a Firenze, Maccari collabora con Ardengo Soffici, Ottone Rosai e Achille Lega. Nel frattempo, tra il 1927 e il 1930, si fa conoscere al grande pubblico come pittore partecipando a diverse mostre nazionali. Sempre nel 1930 Maccari lavora a Torino a La Stampa come caporedattore e ha come direttore lo scrittore Curzio Malaparte. La sua presenza nel mondo culturale ed editoriale del regime fascista è molto intensa, scrive e collabora con diverse riviste: Quadrivio, L'Italia Letteraria, L'Italiano e Omnibus di Leo Longanesi; poi, durante la guerra, a il Primato di Bottai e, successivamente ancora, a Il Mondo di Pannunzio (dal primo numero, nel 1949), fino a Documento di Federigo Valli. Vasta anche la sua produzione grafica, che va dall'Album di Vallecchi (1925), a Il trastullo di Strapaese (1928), a Linoleum (1931). Maccari illustra nel 1934 La vecchia del Bal Bullier di Antonio Baldini e nel 1942 pubblica la cartella Album, seguita da Come quando fuori Piove e Il superfluo illustrato.Per la sua opera pittorica ricca di evidenti accentuazioni cromatiche e di pennellate veloci, il disegno violento unito al tratto vivace del segno grafico delle sue incisioni, è riconosciuto dalla critica come un artista completo. Nel 1962 gli viene affidata anche la presidenza dell'Accademia di San Luca a Roma e riesce a ottenere una mostra personale alla Gallery 63 di New York. La sua produzione di disegni, acquerelli, tempere, ecc. è sterminata, talvolta in collaborazione con prestigiose case editrici; vale la pena di citare, solo come esempio eccellente, i 32 disegni in b/n e a colori con cui ha illustrato Il gusto di vivere, un volume che raccoglie scritti di Giancarlo Fusco, curato da Natalia Aspesi e pubblicato da Laterza nel 1985. Maccari, senese e grande contradaiolo della Torre, ha dipinto il Palio del 16 agosto 1970 vinto dalla Selva. Nel 1973 gli fu assegnato il Premio Satira Politica di Forte dei Marmi, premio nato in quell'anno. Muore senza grandi clamori, in silenzio, all'età di novant'anni, a Roma il 16 giugno 1989.
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