Composition is an original Etching realized by Gian Paolo Berto in 1975. Hand signed, sated and numbered by the artist with pencil on the lower right corner. Good condition on a white cardboard. Gian Paolo Berto was born and raised in the circumscribed but fervent post-war Adriese artistic environment where, apart from the isolated and not yet rediscovered genius of the Anglo-Saxon Foster, a new cultural climate was forming next to the figures of Scarpari, Reali, Rizzi, Palmieri, Gioli. Then in Rovigo he studied with Prudentiato and Breseghello and in friendship with Gabbris Ferrari. The meeting with the masters Zancanaro and Levi is striking and constitutes the springboard of this eclectic artist in the world of contemporary Italian painting. Although he was among the very few admitted to the studio of De Chirico (but also of Guttuso and Picasso), and having exhibited in prestigious galleries and museums, Berto has always exempted himself from appearing in the windows of the great art market, preferring contact, in an anti-elitist key, with the most genuine audiences: students, simple people, artists and intellectuals who conduct their research with rigor and autonomy compared to fashions and currents. This does not mean that his painting is disconnected from the context of contemporary art. On the contrary, the painter’s characteristic appropriation of the reality that surrounds him and to the evolving forms of painting, in Berto is explicit and, as often happens in art, prophetic. It is in fact known the debt contracted by the American Pop towards the European one: a front that at the time found a careful and operational Berto and then, in the decades to follow, ready to seize the blooms of the successive frontiers of art.
La composizione è un'acquaforte originale realizzata da Gian Paolo Berto nel 1975. Firmata a mano, datata e numerata dall'artista a matita in basso a destra. Buone condizioni su cartoncino bianco. Gian Paolo Berto nasce e cresce nel circoscritto ma fervido ambiente artistico adriese del dopoguerra dove, oltre al genio isolato e non ancora riscoperto dell'anglosassone Foster, si stava formando un nuovo clima culturale accanto alle figure di Scarpari, Reali, Rizzi, Palmieri, Gioli. Poi a Rovigo studia con Prudentiato e Breseghello e in amicizia con Gabbris Ferrari. L'incontro con i maestri Zancanaro e Levi è suggestivo e costituisce il trampolino di lancio di questo eclettico artista nel mondo della pittura italiana contemporanea. Pur essendo stato tra i pochissimi ammessi nello studio di De Chirico (ma anche di Guttuso e Picasso), e avendo esposto in gallerie e musei prestigiosi, Berto si è sempre esentato dall'apparire nelle vetrine del grande mercato dell'arte, preferendo il contatto, in chiave antielitaria, con il pubblico più genuino: studenti, gente semplice, artisti e intellettuali che conducono la loro ricerca con rigore e autonomia rispetto a mode e correnti. Questo non significa che la sua pittura sia scollegata dal contesto dell'arte contemporanea. Al contrario, l'appropriazione caratteristica del pittore della realtà che lo circonda e delle forme di pittura in evoluzione, in Berto è esplicita e, come spesso accade nell'arte, profetica. È noto infatti il debito contratto dal Pop americano nei confronti di quello europeo: un fronte che all'epoca trovò un Berto attento e operativo e poi, nei decenni a seguire, pronto a cogliere le fioriture delle successive frontiere dell'arte.
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