Bust of a woman is a sculpture made by Emilio Greco (1913-1955) in the second half of 20th century. Woman with her hair up and a hint of a smile. The bust is made of bronze with a black wooden base. 36x39 cm; 38x54 with the black base. Excellent conditions. Emilio Greco; At the age of thirteen he began working as an apprentice stonemason in the construction company of a local architect who mainly dealt with the restoration and construction of civic monuments. In 1934 he obtained an external certificate at the Academy of Palermo, then undertook military service in the Royal Army. He took part in some colonial battles (Africa, Albania) but passively followed the events of the Second World War in Rome. In 1947 he resided and worked together with other famous artists at Villa Massimo. from 1948 to 1952 he was assistant to Quirino Ruggeri thanks to a competition for qualifications, Liceo di via Ripetta to then move on to the chair of sculpture at the Carrara Academy in 1952 thanks also to the undisputed successes obtained. In this period he had the painter Gualtiero Passani as a pupil with whom he maintained a collaborative relationship. He achieved great popularity with the Pinocchio and the Fairy monument (1956) for the town of Collodi. His cycle of the Great Bathers and his portraits of young women are poetic. By him are the Monument to Pope John XXIII in San Pietro and the Doors of the Cathedral of Orvieto (1970). After a triumphal exhibition tour, from 1971 the myth of Greco was created, culminating with the establishment of the open-air museum of Hakone called "Garden of Greco". He continued teaching for several years in Naples (1955-67) and then again in the capital from 1967 to 1975, where he met the eighteen-year-old Kurdish artist Aziz Fuad; after which he first held the professorship at the Academy of Fine Arts in Munich and later worked in Salzburg on the interest of Oskar Kokoschka. He lived for a time in Iran, where he was appreciated by the country's senior management, who wanted to use him for some of his works. The Hermitage Museum in St. Petersburg and the Pushkin Museum in Moscow dedicated a room of sculptures and graphic works to him. In Catania, the museum dedicated to him offered a collection of numerous lithographs and etchings. He was an assiduous traveler and is currently considered one of the greatest sculptors of the twentieth century.
Busto di donna è una scultura realizzata da Emilio Greco (1913-1955) nella seconda metà del XX secolo. Donna con i capelli raccolti e un accenno di sorriso. Il busto è realizzato in bronzo con base in legno nero. 36x39 cm; 38x54 con la base nera. Ottime condizioni. Emilio Greco; All'età di tredici anni inizia a lavorare come apprendista scalpellino nell'impresa edile di un architetto locale che si occupa principalmente di restauro e costruzione di monumenti civici. Nel 1934 ottiene il diploma esterno presso l'Accademia di Palermo, quindi intraprende il servizio militare nel Regio Esercito. Partecipa ad alcune battaglie coloniali (Africa, Albania) ma segue passivamente le vicende della Seconda guerra mondiale a Roma. Nel 1947 risiede e lavora insieme ad altri famosi artisti a Villa Massimo. dal 1948 al 1952 è assistente di Quirino Ruggeri grazie a un concorso per titoli, Liceo di via Ripetta per poi passare alla cattedra di scultura all'Accademia Carrara nel 1952 grazie anche agli indiscussi successi ottenuti. In questo periodo ebbe come allievo il pittore Gualtiero Passani con il quale mantenne un rapporto di collaborazione. Raggiunge grande popolarità con il monumento a Pinocchio e alla Fata (1956) per il Comune di Collodi. Poetico il suo ciclo delle Grandi Bagnanti e i suoi ritratti di giovani donne. Di lui sono il Monumento a Papa Giovanni XXIII in San Pietro e le Porte del Duomo di Orvieto (1970). Dopo un trionfale tour espositivo, dal 1971 si crea il mito di Greco, che culmina con l'istituzione del museo all'aperto di Hakone chiamato "Giardino di Greco". Continuò a insegnare per alcuni anni a Napoli (1955-67) e poi di nuovo nella capitale dal 1967 al 1975, dove conobbe il diciottenne artista curdo Aziz Fuad; in seguito tenne prima la cattedra all'Accademia di Belle Arti di Monaco e poi lavorò a Salisburgo su interessamento di Oskar Kokoschka. Visse per un certo periodo in Iran, dove fu apprezzato dai vertici del Paese, che vollero servirsi di lui per alcune opere. Il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Pushkin di Mosca gli hanno dedicato una sala di sculture e opere grafiche. A Catania, il museo a lui dedicato offre una collezione di numerose litografie e acqueforti. Fu un assiduo viaggiatore e attualmente è considerato uno dei più grandi scultori del XX secolo.
Contattaci
Fai un'offerta
Abbiamo notato che sei nuovo su Pamono!
Accetta i Termini e condizioni e l'Informativa sulla privacy
Contattaci
Fai un'offerta
Ci siamo quasi!
Per seguire la conversazione sulla piattaforma, si prega di completare la registrazione. Per procedere con la tua offerta sulla piattaforma, ti preghiamo di completare la registrazione.Successo
Grazie per la vostra richiesta, qualcuno del nostro team vi contatterà a breve.
Se sei un professionista del design, fai domanda qui per i vantaggi del Programma Commerciale di Pamono