Very nice so called 'Oxford' sofa designed by Jorge Zalszupin and manufactured by his own company l'Atelier, Brazil 1970. These chairs are made with a chrome-plated tubular structure, leather straps, and comfy padded seats. The frame has a horizontal stem supported by three legs and the seat and back are held by a bent tubular steel piece where the leather straps are attached. They're upholstered in a brown soft premium leather that sometimes has a bit of a greener tone. The chairs are in great condition with minimal wear from age and use. The sofas even still have tags from their previous locations and buildings attached to the frames. The design is really cool and minimal which never gets old. We have 2 sofas available but kindly note that they are priced individually. Celebrated for his sleek designs, but yet very intriguing approach to form, Zalszupin’s work captivates a great part of the Modernist movement in Brasil. After graduating in architecture at the École des Beaux Arts in Bucharest, Romania in 1945, he moved to Paris where he didn’t find the opportunities he was hoping for. These series of events in war torn Europe, and led him to look for a new life abroad the European continent. Just as many other immigrants coming to the Americas from all over Europe seeking fortune, the young polish man originally from Warsaw, Poland named Jerzy Zalszupin was no exception. Arriving in Rio de Janeiro by ship in 1949, and determined to make his mark, he began working with another Polish architect called Luciano Korngold in São Paulo. After opening his Sao Paulo studio, called L’Atelier in 1951, Zalszupin mainly created furniture and a few residential projects. As time went by his label now called ‘Zalszupin’ gained, and later on became closely involved with Oscar Niemeyer’s vision for the new capital of Brasili, in which he had a great part in Niemeyer’s architectural commissions, furniture and interior designs. Read more…
Bellissimo divano cosiddetto 'Oxford' disegnato da Jorge Zalszupin e prodotto dalla sua azienda l'Atelier, Brasile 1970. Queste sedie sono realizzate con una struttura tubolare cromata, cinghie in pelle e comode sedute imbottite. La struttura ha uno stelo orizzontale sostenuto da tre gambe e la seduta e lo schienale sono sostenuti da un pezzo di tubolare d'acciaio piegato dove sono attaccate le cinghie di cuoio. Sono rivestite in morbida pelle marrone di prima qualità, a volte con una tonalità più verde. Le sedie sono in ottime condizioni, con un'usura minima dovuta all'età e all'uso. I divani hanno ancora i cartellini delle sedi e degli edifici precedenti attaccati ai telai. Il design è davvero fresco e minimale e non invecchia mai. Sono disponibili 2 divani, ma si prega di notare che hanno un prezzo individuale. Celebre per il suo design elegante, ma con un approccio molto intrigante alla forma, il lavoro di Zalszupin affascina gran parte del movimento modernista in Brasile. Dopo essersi laureato in architettura all'École des Beaux Arts di Bucarest, in Romania, nel 1945, si trasferì a Parigi dove non trovò le opportunità che sperava. Questa serie di eventi nell'Europa dilaniata dalla guerra lo spinsero a cercare una nuova vita all'estero, nel continente europeo. Proprio come molti altri immigrati provenienti da tutta Europa in cerca di fortuna, il giovane polacco originario di Varsavia, Polonia, di nome Jerzy Zalszupin, non fece eccezione. Arrivato a Rio de Janeiro in nave nel 1949 e deciso a lasciare il segno, iniziò a lavorare con un altro architetto polacco, Luciano Korngold, a San Paolo. Dopo aver aperto il suo studio di San Paolo, chiamato L'Atelier nel 1951, Zalszupin creò principalmente mobili e alcuni progetti residenziali. Con il passare del tempo il suo marchio, ora chiamato "Zalszupin", si è affermato e in seguito è stato strettamente coinvolto nella visione di Oscar Niemeyer per la nuova capitale del Brasile, in cui ha avuto un ruolo importante nelle commissioni architettoniche, nei mobili e nei progetti di interni di Niemeyer. Per saperne di più..
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