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Auguste Rodin (1840-1917)
"Une de trois Furies" (One of three Furies)
Engraving / heliogravure
Plate # 1 from "Le Dessins de Auguste Rodin"
Published by Jean Boussod, Manzi, Joyant & Cie.
for Maison Goupil
Year: 1897
Only one edition of 125
On vellum paper
Signed on the plate
Numbered on Colophon: 116
Full size: 425 x 310 mm
Plate size: 210 x 150 mm
Image size: 170 x 115 mm
Good condition, usual signs of age, some foxing here and there, not compromising the aesthetic appreciation
(The margins are perfect, never been framed or cropped)
The "Album Fenaille" or "Album Goupil" is the first collection of heliogravures after drawings/watercolours by Auguste Rodin, and it was published in a very limited edition in 1897. They included 129 plates and a total of 142 images (some plates contain more than one image), mainly inspired by Dante's Inferno. The introduction was written by Octave Mirbeau: five years later, Rodin will illustrate his "Jardin du Supplices".
The Bon-à-Tirer (the specimen which indicates the artist’s authorisation to proceed with the edition, to which all further impressions are compared for quality check) is conserved at the Musée d'Aquitaine.
A copy of the whole album is at Musée Rodin in Paris.
with certificate of authenticity
Literature:
Victoria Thorson, "Rodin Graphics : A Catalogue Raisonne of Drypoints and Book Illustrations", San Francisco, 1975, cit. pag.77-78
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THE MEANING OF THE ARTWORK:
Publié en 1897, l'exceptionnel album de photogravures Les Dessins de Auguste Rodin, est un hommage au Maître. Commanditaire et mécène, Maurice Fenaille s'adresse à la maison Goupil & Cie, reconnue pour l'excellence de ses reproductions, afin de pérenniser un ensemble important de dessins dont plusieurs lui appartiennent, de les protéger et de les faire connaître. Ces planches inspirées L'Enfer de Dante donnent à voir la richesse de l'œuvre graphique de Rodin, essentielle à la compréhension de ses idées et de son art.
(from the Musée d'Aquitaine)
A eux seuls, ces dessins suffiraient à la gloire d'un artiste, puisqu'ils ont tout ce qui constitue la beauté : l'invention et la forme. Ce ne sont pourtant, la plupart, que le germe de l'œuvre future, le rêve de l'œuvre future, que la main promène sur le papier, à la pointe du crayon ou au bec de la plume, avant de le fixer dans la matière dure où il s'incarnera, immortellement vivant. Ils nous montrent par quelle suite de travaux, d'études, de projets, de recherches passionnées passèrent quelques-unes de ses principales œuvres, aujourd'hui réalisées dans le marbre, le bronze ou la pierre...
On ne pouvait faire mieux, on ne pouvait faire plus...
Outre sa valeur esthétique, il a vraiment ceci de supérieur que, n'étant point une entreprise commerciale, ni une vulgarisation populaire, il reste l'expression parfaite et durable d'une admiration qui sait comment l'on aime et d'une amitié vigilante qui sait comment l'on admire...
J'ai, pour juger les œuvres de l'art contemporain et me bien pénétrer de ce que, par de là les modes et les engoue- ments passagers, elles doivent, afin d'être durables, contenir d'éternité, un criterium infaillible: la comparaison de ces œuvres avec celles du passé...
Mais tout mon enthousiasme et toute mon émotion demeurent intacts et vibrants en Auguste Rodin. De cette confrontation, je ne retiens presque, parmi les vivants, que son nom. L'âme qui, de l'antique Égypte et de la Grèce, passa sur les siècles pour les féconder, je la retrouve en lui, dans toute la jeunesse de son éternité...
A un moment de dépression politique et de nivellement social, tel que celui que nous vivons, où tout est foule, où P'art, descendu de ses fières solitudes, se fait foule aussi, une forte individualité, une puissance créatrice, comme celles d'Auguste Rodin, ne surgissent pas sans protestations ni cla- meurs. C'est que le génie, que les bourgeois de la grande Révolution croyaient avoir décapité, pour le refaire à l'image de leur âme, devient, aujourd'hui, un anachronisme et une monstruosité quand il apparaît vierge de leurs viols, intact de leurs attentats, et vivant! Il n'aura rien manqué à celui de Rodin, pas même le douloureux et peut-être fortifiant honneur d'avoir été contesté par la médiocrité et persécuté par la haine des sots. Après une longue suite d'œuvres, de plus en plus belles, devant des réalisations uniques, - résultat de quarante-cinq années de travail acharné, d'efforts silencieux, de luttes de toutes sortes et de conquêtes admirables, ni la médiocrité, ni la haine ne désarment.
(from the introduction by Octave Mirbeau)
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IMPORTANT:
The listing is for the original heliogravure. The images of the colophon and title are given for reference.
A copy of the colophon with the edition number will be sent to the buyer. On request, an English translation of the text by Octave Mirbeau will be available as well.
Auguste Rodin (1840-1917)
"Una delle tre Furie
Incisione / eliografia
Piastra n. 1 da "Le Dessins de Auguste Rodin" (I disegni di Auguste Rodin)
Pubblicato da Jean Boussod, Manzi, Joyant & Cie.
per la Maison Goupil
Anno: 1897
Un'unica edizione di 125 esemplari
Su carta pergamena
Firmato sulla lastra
Numerato sul colophon: 116
Dimensioni complete: 425 x 310 mm
Dimensioni della lastra: 210 x 150 mm
Dimensioni dell'immagine: 170 x 115 mm
Buono stato di conservazione, con i consueti segni dell'età, qualche traccia di foxing qua e là, che non compromette l'apprezzamento estetico
(I margini sono perfetti, mai incorniciati o ritagliati)
L'"Album Fenaille" o "Album Goupil" è la prima raccolta di eliografie su disegni/acquerelli di Auguste Rodin, pubblicata in edizione molto limitata nel 1897. Comprende 129 tavole e un totale di 142 immagini (alcune tavole contengono più di un'immagine), principalmente ispirate all'Inferno di Dante. L'introduzione è stata scritta da Octave Mirbeau: cinque anni dopo, Rodin illustrerà il suo "Jardin du Supplices".
Il Bon-à-Tirer (l'esemplare che indica l'autorizzazione dell'artista a procedere all'edizione, con il quale vengono confrontate tutte le altre impressioni per verificarne la qualità) è conservato al Musée d'Aquitaine.
Una copia dell'intero album si trova al Musée Rodin di Parigi.
con certificato di autenticità
Letteratura:
Victoria Thorson, "Rodin Graphics: A Catalogue Raisonne of Drypoints and Book Illustrations", San Francisco, 1975, cit. pag.77-78
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IL SIGNIFICATO DELL'OPERA D'ARTE:
Pubblicato nel 1897, l'eccezionale album di fotoincisioni Les Dessins de Auguste Rodin è un omaggio al Maestro. In qualità di sponsor e mecenate, Maurice Fenaille si rivolse a Goupil & Cie, rinomata per l'eccellenza delle sue riproduzioni, per conservare, proteggere e far conoscere un'ampia collezione di disegni, molti dei quali gli appartenevano. Queste tavole, ispirate all'Inferno di Dante, rivelano la ricchezza dell'opera grafica di Rodin, essenziale per la comprensione delle sue idee e della sua arte.
(dal Musée d'Aquitaine)
Da soli, questi disegni basterebbero per la gloria di un artista, poiché hanno tutto ciò che costituisce la bellezza: l'invenzione e la forma. Eppure, per la maggior parte, non sono altro che il germe di un'opera futura, il sogno di un'opera futura, che la mano trasferisce sulla carta, con la punta della matita o il becco della penna, prima di fissarla nella materia dura dove prenderà forma, immortalmente viva. Ci mostrano la sequenza di lavori, studi, progetti e ricerche appassionate che hanno portato ad alcune delle sue opere più importanti, ora incastonate nel marmo, nel bronzo o nella pietra...
Non si poteva fare di meglio, non si poteva fare di più...
Oltre al suo valore estetico, è veramente superiore in quanto, non essendo né un'impresa commerciale né una divulgazione, rimane l'espressione perfetta e duratura di un'ammirazione che sa amare e di un'amicizia vigile che sa ammirare...
Ho un criterio infallibile per giudicare le opere d'arte contemporanea e per capire che cosa devono contenere, al di là delle mode passeggere, per essere durature ed eterne: il confronto di queste opere con quelle del passato...
Ma tutto il mio entusiasmo e la mia emozione rimangono intatti e vibranti in Auguste Rodin. Di questo confronto, tra i vivi, ricordo quasi solo il nome. L'anima che, dall'antico Egitto e dalla Grecia, ha attraversato i secoli per fecondarli, la ritrovo in lui, in tutta la giovinezza della sua eternità...
In un'epoca di depressione politica e di livellamento sociale come quella attuale, in cui tutto è folla, in cui l'arte, scesa dalle sue orgogliose solitudini, è diventata anch'essa folla, una forte individualità, un potere creativo, come quello di Auguste Rodin, non emerge senza proteste o clamori. Il genio, che i borghesi della grande Rivoluzione pensavano di aver decapitato per rifarlo a immagine e somiglianza della loro anima, oggi diventa un anacronismo e una mostruosità quando appare non toccato dai loro stupri, non toccato dai loro attacchi, e vivo! All'opera di Rodin non mancava nulla, nemmeno il doloroso e forse fortificante onore di essere stato contestato dalla mediocrità e perseguitato dall'odio degli stolti. Dopo una lunga serie di opere sempre più belle, davanti a realizzazioni uniche - frutto di quarantacinque anni di lavoro incessante, di sforzi silenziosi, di lotte di ogni genere e di conquiste ammirevoli, né la mediocrità né l'odio sono disarmati.
(dall'introduzione di Octave Mirbeau)
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IMPORTANTE:
L'inserzione si riferisce all'eliografia originale. Le immagini del colophon e del titolo sono fornite come riferimento.
Una copia del colophon con il numero di edizione sarà inviata all'acquirente. Su richiesta, sarà disponibile anche una traduzione in inglese del testo di Octave Mirbeau.
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