Invention of the Human Eye is an original modern artwork realized by Alberto Martini in the XX century. Black and white fine art print. Stamp of the artist and number of the edition on the lower left. Edition of 350 specimens. Beautiful piece representing several ambiguous images between a metaphysical and esoteric style. Inscriptions in capital letters are present in the center and at the top. This work was realized by Alberto Martini (Oderzo, 1876 - Milan, 1954). Incredible Italian draftsman, engraver, painter and illustrator, he was a forerunner of the Surrealist movement. In 1895, Martini started his graphic activity as illustrator of literary works, a supporting activity for his artistic production. The youthful satirical inspiration was replaced by the most macabre and morbid vein, present in the chine. He was a friend of eccentric persons, such as Luisa Amman Casati, a well-known animator of artistic life who became his precious patron of several portraits and who welcomed him to her various residences: the Venetian palace, the castle of Soncino and, between 1928 and 1930, the French residence of Vesinet. Thanks to the Marchesa Casati, he met F. T. Marinetti, for whom in 1906 he designed the cover of the nos. 9-12 (1906-07) of the magazine Poesia.
L'invenzione dell'occhio umano è un'opera d'arte moderna originale realizzata da Alberto Martini nel XX secolo. Stampa fine art in bianco e nero. Timbro dell'artista e numero di edizione in basso a sinistra. Edizione di 350 esemplari. Bellissima opera che rappresenta diverse immagini ambigue tra stile metafisico ed esoterico. Iscrizioni in lettere maiuscole sono presenti al centro e in alto. Quest'opera è stata realizzata da Alberto Martini (Oderzo, 1876 - Milano, 1954). Incredibile disegnatore, incisore, pittore e illustratore italiano, fu un precursore del movimento surrealista. Nel 1895 Martini inizia la sua attività grafica come illustratore di opere letterarie, attività di supporto alla sua produzione artistica. L'ispirazione satirica giovanile fu sostituita dalla vena più macabra e morbosa, presente nelle chine. Fu amico di personaggi eccentrici, come Luisa Amman Casati, nota animatrice della vita artistica che divenne la sua preziosa mecenate di diversi ritratti e che lo accolse nelle sue varie residenze: il palazzo veneziano, il castello di Soncino e, tra il 1928 e il 1930, la residenza francese di Vesinet. Grazie alla Marchesa Casati conosce F. T. Marinetti, per il quale nel 1906 disegna la copertina dei nn. 9-12 (1906-07) della rivista Poesia.
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